Un altro scandalo in Vaticano: “Basta onorificenze facili”
Le conseguenze dell’affaire Savile: la Santa Sede in imbarazzo per la medaglia al presentatore inglese accusato di abusi su bambini: giro di vite sui controlli. La star della tv fu premiata per le sue attività di beneficenza
L’ordine è perentorio e arriva direttamente dai piani altri del Vaticano. Basta onorificenze a caso. La vicenda che ha coinvolto Jimmy Savile, infatti, ha scosso parecchio presuli e prelati.

intervenuto direttamente Vincent Nichols, primate d’Inghilterra e arcivescovo di Westminster. Questi è sceso in campo furioso. Ha preso carta e penna e ha scritto alla segreteria di stato vaticana chiedendo che si facesse qualcosa per eliminare quell’onorificenza che sa di scandalo: Savile, presentatore della Bbc morto nel 2011 e accusato di essere un molestatore di donne e minori, nel 1990 fu insignito dell’onorificenza di commendatore dell’ordine pontifico di San Gregorio Magno per il suo impegno a favore di molte iniziative di beneficenza. Commendatore, dunque, un grado raggiunto dopo che Savile inviò il proprio curriculum vitae (età, professione, condizione familiare e sociale, con descrizione accurata delle benemerenze acquisite nei riguardi della Chiesa), alla nunziatura apostolica che l’ha poi fatto pervenire – corredata dal proprio nulla osta – alla segreteria di stato. Dal 1990, insomma, anche Savile aveva i numeri per andare in giro con l’insegna dell’ordine, costituita da una croce maltese con la figura di San Gregorio Magno sul diritto e il motto «Pro Deo et Principe» sul retro. Poteva mostrare la medaglia sostenuta da una fascia rossa bordata. E soprattutto sfoggiare l’uniforme in panno verde scuro con ricchi ricami in argento, speroni, sciabola e feluca piumata di nero. Un titolo onorifico, certo, nulla di più, ma pur sempre un titolo prestigioso perché concesso direttamente dal Vaticano.
Anche se padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, ha dichiarato che con la morte di Savile l’onorificenza che gli era stata concessa è di fatto decaduta, lo scandalo resta e in Vaticano non sono rimasti con le mani in mano. Proprio mentre lo scandalo Savile montava, un telegrafico comunicato vaticano spiegava le nuove disposizioni riguardanti il proliferare di ordini equestri non riconosciuti dalla Santa Sede i quali, tramite «insegne» e «diplomi cavallereschi», compiono «abusi che poi risultano a danno di molte persone in buona fede». La segreteria di stato, in sostanza, «ritiene opportuno ribadire che oltre ai propri ordini equestri (Ordine Supremo del Cristo, Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), la Santa Sede riconosce e tutela soltanto il Sovrano Militare Ordine di Malta ovvero Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e non intende innovare in merito».
Tutti gli altri ordini di nuova istituzione, o fatti derivare da quelli medievali non sono riconosciuti dalla Santa Sede, non potendosi questa far garante della loro legittimità storica e giuridica, delle loro finalità e dei loro sistemi organizzativi.
Ad evitare equivoci purtroppo possibili, anche a causa del rilascio illecito di documenti e dell’uso indebito di luoghi sacri, e ad impedire la continuazione di abusi che poi risultano a danno di molte persone in buona fede, «la Santa Sede conferma di non attribuire alcun valore ai diplomi cavallereschi e alle relative insegne che siano rilasciati dai sodalizi non riconosciuti e di non ritenere appropriato l’uso delle chiese e cappelle per le cosiddette “cerimonie di investitura”».
Anche per gli ordini ufficiali il controllo sarà maggiore. E lo sarà soprattutto per una delle onorificenze più ambite, quella che permette di fregiarsi del titolo di gentiluomo di Sua Santità. Fino al 1968 si chiamavano «Cavalieri di spada e cappa», divisi fra «Segreti» e «d’Onore». Era un club esclusivo, riservato alla nobiltà papalina.
Poi Paolo VI decise che il nome era troppo medioevale e lo cambiò. La Corte Pontificia divenne Casa Pontificia e i cavalieri si trasformarono, appunto, in gentiluomini di Sua Santità. Il resto rimase uguale: collare con le chiavi decusse, frac e sparata bianca. Membri laici della Famiglia Pontificia, i gentiluomini siedono vicini ad altri, i cui ruoli sono spesso di difficile interpretazione: dagli addetti di anticamera, prima detti «bussolanti», ai procuratori del sacro palazzo apostolico, ai protonotari apostolici. È il Papa in persona a dare il titolo, che non può essere ereditato. La nomina è da considerarsi a vita, ma la Santa Sede può deciderne la revoca.
Per essere membro bisogna aver acquisito sul campo particolari benemerenze. Ma d’ora innanzi queste benemerenze saranno vagliate a dovere: errori come quelli di Savile la Santa Sede è decisa a non commettere più
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Descrizione
QUESTO GRUPPO N0N HA SCOPO DI LUCRO HA L’UNICO FINE IL BENE COMUNE E’ TRAVESALE IN QUANTO IO CREDO ANZI SONO CONVINTO CHE ANCHE NEI PARTITI COME NELLA SOCIETA’ CIVILE CI SONO PERSONE CHE LOTTANO INDIVIDUALMENE IN TUTTI I CAMPI PER DARE IMPULSO AI PROPRI VALORI CHE I NOSTRI FAMILIARI , LA SCUOLA, LA CHIESA, LO STATO LAICO CI TRASMETTE E CHE DI CONSEGUENZA FA LA NOSTRA STORIA CHE E’ IL NOSTRO PASSATO MA CHE PUO’ DIVENTARE UN RIFERIMENTO POSITIVO, SIA LAICO CHE CRISTIANO PER AFFRONTARE E MIGLIORARE IL NOSTRO FUTURO, LA NOSTRA SOCIETA’. SI PUO’ FARE PERCHE’ CREDIAMO E CREDO CHE DARE IL BUON ESEMPIO SIA FONDAMENTALE. UNIAMO QUINDI LE NOSTRE VARIEGATE PERSONALITA’ ED ENERGIE PER ARRIVARE AL BENE DI TUTTI.. AL DI SOPRA DELLE PARTI E DELL’ODIO O DELLA INDIFFERENZA CHE FOMENTA E DAA FORZA ALL’EGOISMO ED AL QUALUNQUISMO..
IL BENE, I VANTAGGI SOCIALI, POLITICI, ECONOMICI, D’IMPRESA DEVONO ESSERE RIVOLTI PER IL BENE COLLETTIVO E NON DI PARTE.. NOI LAVOREREMO PER RAGGIUNGERE QUESTO SCOPO COLLETTIVOO.. I PARTITI E I SINDACATI DOVRANNO SPERO AL PIU’ PRESTO MODIFICARE I PROPRI STATUTI INTEGRANDOLI CON UN CODICE ETICO CHE DARA’ TRASPARENZA MA SOPRATTUTTO DOVRA’ DIVENTARE UN RIFERIMENTO ETICO POLITICO.SOCIALE ECONOMICO BASATO SULLE PARI OPPORTUNITA’.
QUESTO E’ UNO STATO DI DIRITTO.. ORA NOI NON POSSIAMO DIRE DI ESSERE IN UNO STATO DI DIRITTO.. ECCO PERCHE’ NASCE QUESTO GRUPPO..STA A NOI CON LE NOSTRE DEMOCRATICHE PROPOSTE FARE DIVENTARE IL NOSTRO PAESE IL PAESE DOVE TUTTI POSSONO AVERE PARI OPPORTUNITA’.. QUESTO DICASI STATO DI DIRITTO…- GRUPPO FONDATO SU FACEBOOK:
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MEMBRI 1750
21/01/2012 | COPERTINA GRUPPO RIFORMA DEI PARTITI E DEI SINDACATI CODICE
ETICO SU FACEBOOK
LA SEGUENTE COPERTINA E’ STATA PRESA DAL LINK SU FACEBOOK DEL DOTT.
FERDINANDO IMPOSIMATO AMMINISTRATORE DEL GRUPPO.
RIFORMA DEI PARTITI E DEI SINDACATI. CODICE ETICO
GRUPPO SU FACEBOOK
Scriviamo questa lettera aperta per sottoporre alcune proposte innovative
e riformatrici che se accolte potranno dare un impulso etico di trasparenza
e di onestà all’attuale status politico e sindacale del paese.
Per dare sostanza alle nostre proposte, ho fondato un gruppo online denominato: Riforma dei Partiti e dei Sindacati Codice Etico, usando il socialnetwork Facebook dove posso interagire con tanti amici online , attualmente sono 4980. Il gruppo non ha scopo di lucro, è aperto a tutti
ed è traversale. Dopo questa dovuta presentazione, siamo onorati di
sottoporre queste nostre proposte che abbiano denominato codice etico e
che auspichiamo siano prese come contributo per rinnovare i partititi e i
loro statuti.
PREMESSO
Che i partiti politici sono associazioni private senza alcuna disciplina
legale finanziati (contributo elettorale) con denaro pubblico senza alcun
controllo delle spese che hanno portato da parte dei medesimi partiti
(anche recentemente) a violazioni contro le leggi costituzionali creando
con soldi pubblici malaffare, clientelismo e corruzione
A nome dei 1730 attuali aderenti al gruppo sottopongo alcuni punti
come nostro personale contributo di cittadini stanchi di vedere sperperati
milioni di euro (soldi pubblici nostri soldi) in minima parte utilizzati per le
spese elettorali effettive e di cui la gran parte sono distratti e utilizzati
per compravendite patrimoniali , spese varie fonte di clientelismo, spese
per il personale di federazioni e di sezioni che nulla hanno a che vedere
con il contributo dato per le spese elettorali. Inoltre i partiti per
sostenersi ( i milioni di euro erogati ai medesimi presumiamo a questo
punto che non bastano per il loro sostentamento) vendono nelle loro
assemblee merce a pro partito, ricevono poi soldi dai propri tesserati
come iscrizione ecc.
Per fare un esempio il contributo elettorale erogato nel 2008 è stato di
oltre 500 milioni di euro a fronte di una spesa totale di 130 milioni di
euro.. Praticamente vengono regalati ai partitti nostri soldi per un totale
circa di 380 milioni di euro.. Se questo non è uno scandalo cosa è..!!
Per tutto ciò premesso :
CHIEDIAMO
1) L’ attuazione dell’articolo 49 della Costituzione con una
legge ordinaria che preveda la responsabilità dei partiti di fronte
alla legge e ne sanzioni le violazioni e che garantisca il controllo
della correttezza e della trasparenza della vita interna dei partiti;
2) Registrazione degli Statuti dei partiti presso il Parlamento;
3) Certificazione di Bilanci dei partiti secondo le norme del
codice civile;
4) Nomina di un revisore dei conti esterno e autonomo dai
partititi;
5) Nomina di un Provibiro esterno per garantire la democrazia interna dei Partititi;
6) Obbligatorietà di elezioni primarietra i cittadini per la
selezione delle candidature;
7) Esclusione delle candidature delle persone rinviate a
giudizio o condannate per qualsiasi reato;
8) Responsabilità penale e civile dei segretari politici e dei
tesorieri e decadenza dagli incarichi per violazioni degli
Statuti e delle leggi dello Stato;
9) Erogare rimborsi elettorali pubblici ai partiti dati per le
spese effettivamente sostenute con l’obbligo di produrre
pezze giustificative: bolle, fatture, scontrini ecc;
10) Per ridurre i costi della politica proponiamo che il
finanziamento ai giornali di partito dato per l’effettiva
vendita dei giornali riscontrabile dagli abbonamenti e
vendite effettive;
Queste sono alcune proposte che noi riteniamo importanti per rinnovare
lo status quo politico. Noi siamo sostenitori di una vera Democrazia, non di facciata ma reale basate non sulle oligarchie di un regime partitocratico
ma su un vero stato di diritto.
In questi decenni i partititi hanno creato una distanza fra loro e i propri
elettori abissale, questa distanza riguarda la società civile. I partiti
purtroppo rappresentano solo se stessi e i loro interessi di bottega fautori
nel paese di caste , lobby dimenticando il bene collettivo.
Troppi privilegi e la non trasparenza hanno fatto si, che la gente ormai
sfiduciata, amareggiata e disillusa non creda più allo stato di diritto . Il
nostro è uno stato fondato da furbi e i politici agevolano i medesimi furbi
ladri e disonesti istituzionali infischiandosene delle leggi che promulgono
Noi non vogliamo che ciò sia il nostro ma soprattutto il futuro dei nostri
figli e delle nuove generazioni. Noi abbiamo già pagato un pesantissimo
prezzo in nome di ideali ormai morti ed oggi utili solo alla partitocrazia
che li usa solo per perpetuarsi.
E’ per questo che come cittadini usando le opportunità che questa
democrazia ci concede, ancora ,abbiano ritenuto opportuno e socialmente
utile inviare queste nostre proposte
Cordiali saluti.
Gabriele Cervi
(fondatore del gruppo su facebook riforma dei partiti e dei sindacati
codice etico)
PS: Non abbiamo affrontato i privilegi dei politici (la famosa casta)
in quanto sappiamo che il Parlamento sta lavorando per ridurre gli stipendi dei Parlamentari, per diminuire gli stessi Parlamentari
delle due Camere, delle Province e dei Comuni. Siamo fiduciosi
che si arrivi al più presto a queste soluzioni moralmente ed
eticamente non più rinviabili.

Castelverde 3 aprile 2012
Raccomandata un giorno con ricevuta
Al segretario dei Consiglio dei Ministri
Prof. Mario Monti
Roma
e.p.c alla Commissione Europea dei diritti dell’uomo
LETTERA APERTA INVIATA TRAMITE RACCOMANDATA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PROV. MARIO MONTI
Egregio Signor Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Mario Monti,
il 25 Gennaio 2012 tramite lettera raccomandata ho inviato alla s.v. un opuscolo contenenti alcune proposte riguardanti una non più procrastinabile riforma dei partiti.
Nell’opuscolo fra i vari punti auspicavamo una corretto contributo che riguardasse le spese effettive sostenute dai vari partiti durante le elezioni politiche. I casi recentissimi dell’ex Margherita che hanno coinvolto l’ex tesoriere Lusi che ha dirottato diversi milioni di euro di contributi ad personam, i casi recenti della lega e nel passato anche di altri partitti, oltre ad aver provocato profonda indignazione da parte della maggioranza dell’opinione pubblica, ci induce noi cittadini, promotori del primo appello a riformulare un secondo accorato appello nei confronti di Sua Eccellenza con la speranza che la s.v. intervenga in sinergia con i partiti per regolarizzare una volta per tutte il contributo elettorale che così come è oggi è da ritenersi fuori dalla legge .
In questi anni si sono sprecati milioni di euro per foraggiare partiti e personaggi politici di dubbia moralità. Lei con il suo governo avete chiesto a noi cittadini di fare sacrifici su sacrifici per cercare di risanare il nostro sfortunato paese governato e sfruttato per decenni da politici poco onorevoli . da lobby e da caste.
A noi avete chiesto di tutto e di più mentre nulla avete chiesto in termini di sacrifici alle varie lobby e alla nostra classe politica se non la tutela dei loro iniqui privilegi.
Per abbattere almeno in parte l’attuale iniquo status quo vi proponiamo tramite un decreto legge di rendere almeno trasparente il contributo elettorale che crediamo sia giusto dare ai partiti ma osservando onestà e trasparenza. Siamo al corrente che sono state presentate da parte di alcuni partiti politici alcune proposte di legge . Sappiamo che le proposte di legge lasciano il tempo che trovano nel senso che molte volte, passano anni prima di essere discusse… Noi cittadini non abbiamo più tempo.. il nostro tempo è scaduto ecco perché riteniamo che serva da parte vostra un urgente decreto legge.
La nostra proposta tramite decreto legge consiste:
I partiti durante la campagna elettorale dovranno preventivamente giustificare tutte le spese elettorali che successivamente tramite mandati verranno saldate dal Parlamento. Compito del Parlamento (si auspica una commissione parlamentare elettorale ad hoc costituita da tutti i rappresentanti dei partiti) sarà di controllare e verificare la legalità delle varie pezze giustificative. Il partito che presenterà delle pezze non in regola sarà sanzionato con un multa e si vedrà nel contempo decurtare il successivo contributo elettorale. Personalmente sono contrario al referendum abrogativo indetto dal segretario dell’Idv On. Di Pietro in quanto ritengo che il contributo dato ai partiti sia più che legittimo per garantire la democrazia e la pluralità nel nostro paese.
Sono sicuro che lei nella sua importante carica di Presidente del Consiglio dei Ministri sia il solo che possa tramite un decreto legge riportare nella legalità l’attuale status quo.
Sicuri, che questo nostro appello non cada nel vuoto ma che sia preso come impulso propositivo per addivenire al più presto ad una vera e radicale riforma Le auguriamo tutto il bene possibile convinti che tutti siamo chiamati a dare il nostro fattivo contributo per il nostro beneamato paese.
Con profonda stima e ringraziando anticipatamente per la Sua cortese attenzione inviamo a Sua Eccellenza i nostri migliori Auguri di Buona Pasqua.
Gabriele Cervi
(fondatore su facebook del gruppo riforma dei partititi e dei sindacati codice etico)
PS: Copia di questa lettera è stata da me inviata anche alla Comunità Europea per informare la medesima di questa nostra legittima iniziativa nella speranza che non si debba da parte nostra fare un ricorso se da parte vostra dovesse perdurare tale grave , iniqua ed eticamente scorretta irregolarità amministrativa..
Alleghiamo un cd dove si parla del nostro gruppo fondato su facebook e dove sono state riversate le nostre proposte con informazioni riguardanti lo spreco di denaro pubblico di cui il Parlamento e i partiti ne sono i massimi artefici.
PS: Copertina e cd sono stati prodotti artigianalmente da Gabriele Cervi che si autofinanzia.
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