Il “cerchio magico” di Cl attorno al Papa. E Carron gli raccomandò Scola per Milano
Dopo trent’anni un Pontefice parteciperà al Meeting di Rimini, la kermesse del movimento. Ecco il documento con “l’invito”. Il Fatto mostra anche una lettera di marzo 2011 in cui il successore di don Giussani indicava l’allora patriarca di Venezia a capo della diocesi milanese. E circolano voci insistenti sulla sua investitura a prossimo pontefice
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Dopo 30 anni di assenza, un pontefice torna al Meeting di Cl a Rimini. Papa Ratzinger terrà un discorso alla grande kermesse di Comunione e Liberazione che quest’anno avrà come tema il rapporto tra l’uomo e l’infinito. Non è solo una voce ma un impegno preso nero su bianco daBenedetto XVI e dal segretario di Stato Tarcisio Bertone in un carteggio inedito che pubblichiamo. In un giorno d’estate compreso tra il 19 e il 25 agosto nei padiglioni della fiera il pontefice tedesco abbraccerà decine di migliaia di seguaci e simpatizzanti del movimento fondato da don Luigi Giussani nel 1954 e guidato dopo la morte del “Don” nel 2005 da donJulian Carron.
L’ultimo papa a partecipare al meeting è stato Giovanni Paolo II nel 1982. E proprio alla ricorrenza del trentennale si richiama la presidente del Meeting, Emilia Guarnieri, per chiedere aBenedetto XVI di tornare. La professoressa Guarnieri scrive il 23 novembre 2011 al segretario di Stato Tarcisio Bertone: “Il 1982 fu l’anno della storica visita al meeting del Beato Giovanni Paolo II. Il medesimo anno vide anche il riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione. Il 2012 pertanto rappresenta per noi un duplice e significativo trentennale ed un contesto estremamente suggestivo per accogliere il Santo Padre”.
La professoressa, nella sua lettera a Bertone ricordava un incontro del 19 giugno a San Marino, nel quale il Papa le disse: “È molto tempo che non ci vediamo! Lei lavora ancora per il Meeting?” in memoria delle antiche partecipazioni dei primi anni novanta dell’allora cardinale Joseph Ratzinger alla kermesse. E la lettera si concludeva con una preghiera a Bertone: “Affido alla Sua paternità e alla Sua benevolenza questo invito”.
Il segretario di Stato non si è risparmiato e nel volgere di due settimane ha ottenuto il sì del Pontefice. Il 9 dicembre del 2011 Tarcisio Bertone scrive al segretario del Papa don Georg Ganswein perché annoti l’impegno: “Con la presente Ti informo che nell’Udienza a me concessa il 5 dicembre 2011, il Santo Padre ha preso visione della lettera del 23 novembre 2011 della professoressa Emilia Guarnieri, Presidente del Meeting di Rimini. Considerando i due anniversari che cadono nel 2012, il Santo Padre ha espresso il suo favore per una breve visita e un suo intervento al Meeting di Rimini in data da stabilire”. In fondo però quella che si sta preparando da mesi è solo la consacrazione di un legame che sempre di più sta diventando un elemento caratterizzante di questo e forse persino del prossimo pontificato, se troveranno conferma le voci dell’investitura dell’arci – vescovo di Milano di provenienza ciellina, Angelo Scola.
Proprio il Fatto ha pubblicato nel febbraio scorso un documento anonimo nel quale si annunciava la fine del papato di Ratzinger entro novembre 2012. Un annuncio di morte reinterpretato da alcuni osservatori come una previsione certa di “dimissioni” del Papa per far posto al suo successore preferito, cioè proprio Angelo Scola.
Una soluzione “anomala” ma possibile, secondo l’interpretazione dottrinaria che lo stesso Ratzinger avrebbe avallato in un’intervista. Vera o falsa che fosse, la profezia della staffetta tra Ratzinger e Scola ha portato allo scoperto il peso crescente di Cl negli equilibri vaticani. Non è un mistero che siano cielline le quattro signore cinquantenni che dormono nell’appartamento papale e sono ammesse a pranzare e cenare con il Pontefice tanto da formare la cosiddetta famiglia papale. Per l’esattezza sono aderenti ai Memores Domini, associazione laicale i cui membri vivono i consigli evangelici di povertà, castità perfetta e obbedienza sotto l’egida di Comunione e Liberazione. Anche l’arcivescovo di Milano Angelo Scola condivide la quotidianità con alcune signore aderenti ai Memores.
Il legame tra Cl e Scola è molto stretto. Il Fatto ha rintracciato una lettera del marzo 2011 al Nunzio Apostolico in Italia Giuseppe Bertello dal leader di Cl don Julian Carròn. In questa lettera Carròn suggerisce di nominare Scola anche per la sua sensibilità all’area politica di centrodestra. “Rispondo alla Sua richiesta permettendomi di offrirle”, scrive Carròn “in tutta franchezza e confidenza”, ben consapevole della responsabilità che mi assumo di fronte a Dio e al Santo Padre, alcune considerazioni sullo stato della Chiesa ambrosiana”. La diagnosi del leader di Cl è spietata: “Il primo dato di rilievo è la crisi profonda della fede del popolo di Dio… perdura la grave crisi delle vocazioni… la presenza dei movimenti è tollerata, ma essi vengono sempre considerati più come un problema che come una risorsa”. Poi Carròn arriva al dunque: “Dal punto di vista poi della presenza civile della Chiesa non si può non rilevare una certa unilateralità di interventi sulla giustizia sociale, a scapito di altri temi fondamentali della Dottrina sociale, e un certo sottile ma sistematico ‘neocollateralismo’, soprattutto della Curia, verso una sola parte politica (il centrosinistra) trascurando, se non avversando, i tentativi di cattolici impegnati in politica, anche con altissime responsabilità nel governo locale, in altri schieramenti”. Il nome di Formigoni non c’è ma chiunque intravede dietro queste righe la figura del governatore. “Questa unilateralità di fatto… finisce per rendere poco incisivo il contributo educativo della Chiesa al bene comune, all’unità del popolo e alla convivenza pacifica”. Per tutte queste ragioni, conclude Carròn: “l’unica candidatura che mi sento in coscienza di presentare all’attenzione del Santo Padre è quella dell’attuale Patriarca di Venezia, Card. Angelo Scola. Tengo a precisare che con questa indicazione non intendo privilegiare il legame di amicizia e la vicinanza del Patriarca al movimento di Comunione e Liberazione, ma sottolineare il profilo di una personalità di grande prestigio e esperienza…”.
L’arcivescovo di Milano, con la raccomandazione di Cl, oggi è dato per favorito a prendere il posto di Benedetto XVI. È questo il paradosso di Cl: proprio nell’anno della sua massima potenza e della annunciata benedizione del Papa con la sua visita al Meeting, esplodono gli scandali e le indagini della magistratura. Dopo gli arresti di due ciellini amici di Formigoni comeAntonio Simone e Pierangelo Daccò e la pubblicazione delle fotografie dei resort a cinque stelle dove il presidente della Lombardia è stato in vacanza persino don Julian Carròn ha scritto a Repubblica: “Sono stato invaso da un dolore indicibile dal vedere cosa abbiamo fatto della grazia che abbiamo ricevuto. Se il movimento di Comunione e Liberazione è continuamente identificato con l’attrattiva del potere, dei soldi, di stili di vita che nulla hanno a che vedere con quello che abbiamo incontrato, qualche pretesto dobbiamo aver dato”. Una lettera che finora non ha fatto cambiare idea sul suo viaggio a Rimini a Benedetto XVI.
Ferdinando Imposimato I capitalisti privati controllano, in modo diretto o indiretto, le principali fonti d’informazione (stampa, radio e pubblica istruzione).
Gabriele Cervi
Informazioni
Si è occupato della lotta alla mafia, alla camorra e al terrorismo: è

FERDINANDO IMPOSIMATO: Non c’è alcun partito che ci
rappresenti.
che gli è stata data garanzia piena nel 1994 che
non sarebbero state toccate le televisioni. Voi ci
avete accusato, nonostante non avessimo fatto
la legge sul conflitto di interessi e dichiarato
eleggibile Berlusconi
DA FACEBOOK

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Descrizione
QUESTO GRUPPO N0N HA SCOPO DI LUCRO HA L’UNICO FINE IL BENE COMUNE E’ TRAVESALE IN QUANTO IO CREDO ANZI SONO CONVINTO CHE ANCHE NEI PARTITI COME NELLA SOCIETA’ CIVILE CI SONOPERSONE CHE LOTTANO INDIVIDUALMENE IN TUTTI I CAMPIPER DARE IMPULSO AI PROPRI VALORI CHE I NOSTRI FAMILIARI , LA SCUOLA, LA CHIESA, LO STATO LAICO CI TRASMETTE E CHE DICONSEGUENZA FA LA NOSTRA STORIA CHE E’ IL NOSTROPASSATO MA CHE PUO’ DIVENTARE UN RIFERIMENTO POSITIVO,SIA LAICO CHE CRISTIANO PER AFFRONTARE E MIGLIORARE ILNOSTRO FUTURO, LA NOSTRA SOCIETA’. SI PUO’ FARE PERCHE‘ CREDIAMO E CREDO CHE DARE IL BUON ESEMPIO SIAFONDAMENTALE. UNIAMO QUINDI LE NOSTRE VARIEGATEPERSONALITA’ ED ENERGIE PER ARRIVARE AL BENE DI TUTTI..AL DI SOPRA DELLE PARTI E DELL’ODIO O DELLA INDIFFERENZACHE FOMENTA E DAA FORZA ALL’EGOISMO ED ALQUALUNQUISMO..
IL BENE, I VANTAGGI SOCIALI, POLITICI, ECONOMICI, D’IMPRESA DEVONO ESSERE RIVOLTI PER IL BENE COLLETTIVO E NON DI PARTE.. NOILAVOREREMO PER RAGGIUNGERE QUESTO SCOPOCOLLETTIVO.. I PARTITI E I SINDACATI DOVRANNO SPEROAL PIU’ PRESTO MODIFICARE I PROPRI STATUTI INTEGRANDOLICON UN CODICE ETICO CHE DARA’ TRASPARENZA MASOPRATTUTTO DOVRA’ DIVENTARE UN RIFERIMENTO ETICOPOLITICO.SOCIALE ECONOMICO BASATO SULLE PARIOPPORTUNITA’.
QUESTO E’ UNO STATO DI DIRITTO.. ORA NOI NON POSSIAMODIRE DI ESSERE IN UNO STATO DI DIRITTO.. ECCO PERCHE’NASCE QUESTO GRUPPO..STA A NOI CON LE NOSTREDEMOCRATICHE PROPOSTE FARE DIVENTARE IL NOSTRO PAESEIL PAESE DOVE TUTTI POSSONO AVERE PARI OPPORTUNITA’.. QUESTO DICASI STATO DI DIRITTO…—————————————————————————–DA FACEBOOOK:Ferdinando ImposimatoNon accettiamo la soluzione proposta dai partiti,responsabili degli ammanchi, di cui devono dareconto tutti, senza scappatoie.
I partiti devono ridurre drasticamente i rimborsielettorali, autentica vergogna del nostro sistema,e dare conto delle somme incassate ben oltre lespese elettorali per miliardi di euro. Non accettiamoquesto scelta della trasparenza affidata, tra l’altro,agli stessi responsabili dello sperpero. I partiti devonoessere azzerati, fonti di disastri e crisi spaventose.RIFORMA DEI PARTITI E DEI SINDACATI. CODICE ETICO

AMMINISTRATORI DEL GRUPPO:
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AMMINISTRATORI DEL GRUPPO:
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Lavora presso Suprema Corte di CassazioneJoined più di un anno faCollaboratore Amministrativo presso AslJoined più di un anno faLavora presso CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDIAJoined più di un anno fa
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VIDEO CHE HO INVIATO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI
MINISTRI MARIO MONTI. DIGITA QUI SOTTO PER VEDERLO:
PROGETTO GRAFICO, RIELGATURA FATTA A MANO SPESE AUFOFIANZIATE DA
GABRIELE CERVI

CHE QUESTI PROFESSIONISTI DELLA POLITICA LADRONA,
CI HANNO FREGATI ANCORA UNA VOLTA. RIMANE SOLO IL
RICORSO ALLA COMUNITA’ EUROPEA.. CHE VERGOGNA!! E’
VERO SONO TUTTI UGUALI.